La scorsa estate eravamo fiduciosi e dopo mesi di lockdown avevamo coraggiosamente deciso di aprire i cancelli dello Strings Theory Music Fest. Siamo riusciti a proporre l’edizione 2020 da fine agosto ai primi di ottobre, purtroppo abbiamo dovuto annullare alcuni concerti a causa del Covid, ma siamo riusciti a presentare un’edizione che, pur seguendo tutte le norme di sicurezza, è stata un successo.
Poi la situazione è cambiata: il riacuirsi della pandemia ha obbligato tutti all’attesa. Il 2021, fino a questo momento, è stato forse più difficile del 2020.
Organizzare un Festival è estremamente complesso. Cominciamo già in autunno con i contatti con gli artisti e i loro manager, si lavora a tavolino sul messaggio culturale dell’edizione, si contattano i partner, si decidono le date, si presentano le richieste di patrocini, si lavora sull’editing delle locandine, i piani di marketing e molto altro. E’ un lavoro di creazione che copre tutto l’inverno per offrire al pubblico la qualità e quella particolare atmosfera che gli affezionati allo Strings Theory Music Fest conoscono bene. un Festival che è in realtà un salotto caldo in un luogo magico dove incontrarsi, in un’atmosfera accogliente e intima.
Avevamo deciso di provarci, ma esaminando bene le norme del decreto per le riaperture, abbiamo capito che non ci sono le condizioni per potervi proporre serenamente l’edizione 2021.
Andiamo ad esaminare: lo Strings Theory Music Fest si svolge nel parco di villa Marchiori dei Cappuccini, voi direte che beh, lo spazio c’è! Certo, La parte di parco accessibile durante i concerti è grande, dobbiamo ricordare però che la villa è un’abitazione privata e, sebbene il concerto si svolga nel parco, i camerini per gli artisti, i servizi igienici per il pubblico e l’ospitalità di alloggio per tecnici e artisti, avvengono tutti in villa e il decreto impedisce di far entrare estranei nelle abitazioni; di conseguenza ci siamo ritrovati con grossi problemi logistici da gestire, oltre ad un aumento considerevole di spese. C’è poi la necessità di far stare tutti seduti, l’obbligo di prenotazione anticipata e l’obbligo di non avere persone in piedi, nemmeno con le distanze di 2 metri in tutta l’area del Festival, il che significa che nessuno avrebbe potuto sedersi sull’erba e passeggiare nel parco … insomma, cancellato il fascino anche della convivialità e del potersi godere la particolare bellezza di una location unica, oltre a non poter usufruire dei servizi.
A causa delle norme contenute nel nuovo decreto non avremmo potuto garantire agli artisti un pubblico adeguato perché il decreto dice “accesso di pubblico pari al 50% del permesso richiesto al Comune”, il nostro è volutamente un Festival che per conservare la sua unica atmosfera conviviale e di salotto elegante, non chiede permessi per grandi numeri e questo penalizzerebbe gli artisti e anche la sostenibilità di spesa. Il nostro pubblico inoltre viene principalmente da altre regioni o province, come fare con la questione del coprifuoco? E con il rischio anche all’ultimo momento di tornare in zona arancione o rossa e vedersi tutto annullato? Come poter serenamente offrire al nostro pubblico quella particolare atmosfera di intimità, condivisione e benessere?
Lo Strings Theory Music Fest è una macchina complessa, offre concerti, eventi culturali e olistici che coprono un lungo periodo con molte date: nel 2020 il cartellone offriva 13 concerti, una masterclass, 3 eventi Cotton Club di promozione del territorio e un Seminario Olistico; i cambiamenti non possono essere pensati dall’oggi al domani. Tutto va programmato con mesi di anticipo. Questo decreto non ci consente nemmeno di far partecipare il pubblico in serenità e non è possibile snaturare un’offerta di qualità che per anni vi abbiamo offerto.
Ringraziamo per aver creduto in noi anche in quest’anno difficile tutti gli artisti, i nostri tecnici di fiducia, la Regione Veneto che, tramite l’Assessorato alla Cultura crede in noi, la Provincia di Rovigo, il Comune di Lendinara che sempre ci appoggia con sensibilità, l’Accademia dei Concordi che ha sempre creduto nella validità delle nostre proposte culturali e la Proloco di Lendinara.
Non abbiamo scelta: siamo costretti a darvi appuntamento al 2022.