LARRY CAMPBELL & TERESA WILLIAMS
Il duo dello stratosferico chitarrista di Dylan e sua moglie
L’acclamato esordio discografico nel 2015 del pluristrumentista e cantautore Larry Campbell e della cantante-chitarrista Teresa Williams, pubblicato dopo sette anni di esibizioni nella band di Levon Helm e frequenti ospitate con Phil Lesh, Little Feat, Jorma Kaukonen e Jack Casady, ha finalmente portato alla ribalta la scoppiettante energia creativa di un sodalizio che da molto tempo era consolidata realtà fuori dalle scene.
A quell’esordio è seguito un turbine di tour e date promozionali e appena “la polvere si è posata”, il duo era già pronto a ripartire da capo. Il che ci porta a Contraband Love, un disco che si impone fortemente nel circuito Americana, ricevendo grandi stime di pubblico e critica.
Larry, che ha prodotto Contraband Love, dice: Volevo che questo disco fosse una progressione rispetto al primo. Questo è tutto ciò che sapevo. Volevo che il songwriting fosse più profondo, gli arrangiamenti più interessanti, le performance più dinamiche. Come avrei raggiunto questo obiettivo, non lo sapevo. Sapevo che le canzoni erano diverse. L’argomento era più oscuro di qualsiasi altra cosa avessi mai scritto. Sono orgoglioso del nostro debutto, ma sentivo che le canzoni erano più leggere di quello che sono capace di fare. Come autore, aspiro ad un senso di unicità: ‘questa è una grande canzone e potrebbe essere stata scritta solo da me’. Voglio arrivare. È un viaggio, un obiettivo, una ricerca.
Sebbene non fosse il suo intento cosciente, tre degli otto brani di Campbell scritti per Contraband Love hanno a che fare direttamente o indirettamente con varie emozioni che ruotano attorno al tema della dipendenza. Nel blues Three Days in A Row si addentra nelle cruciali prime settantadue ore della disintossicazione di un tossicodipendente. La pepita country dal suono vintage Save Me from Myself esplora la struggente conoscenza delle anime tormentate difficili da amare. Il delicato valzer Contraband Love, un’accattivante vetrina vocale per la splendida voce di Teresa, esplora l’altro lato della storia, quando un genitore (o coniuge, o amico, ecc.) si rende conto che l’unico modo per trattare con un tossicodipendente è semplicemente stare a braccia aperte. Musicalmente, Contraband Love rivisita le trame Americana del debutto del duo, canalizzando abilmente i sound di Memphis, di Chicago, del Delta e degli Appalachi con altrettanta sicurezza. Il cesello chitarristico di Larry, famoso in tutto il mondo, diventa rovente qui, funky là, stellare sempre, punteggiando i brani con emozione avvincente, spesso usando la chitarra come una terza voce che poggia su una miriade di stati emotivi. Per far emergere le melodie più oscure, Larry e Teresa hanno aggiunto nel disco una registrazione del rassicurante classico country di Carl Perkins Turn Around, con il vecchio amico e mentore Levon Helm alla batteria, catturato poco prima della sua morte. Contraband Love si erge come un nuovo, più audace capitolo in una storia nata trionfalmente gioiosa dalla perdita. Dice Teresa: …la morte di Levon ha messo a Larry una marcia in più. Aveva già deciso di fare un disco, ma poi sembrava che fosse partito un treno! Un’altra grande spinta a creare Contraband Love è stata l’esperienza in tournée di Larry e Teresa, con una band, e l’apertura per Jackson Browne (che ha prestato loro la sua band). Mi sono sentito favoloso e fantastico, dice Larry. Appena dopo aver incontrato Teresa a metà degli anni ’80, ho cominciato a girare in tour con Bob Dylan [Larry è stato a fianco del Premio Nobel per otto anni n.d.r.] e sentivo che mi mancava qualcosa. Dovevo suonare in concerto -che è quello che ho sempre desiderato- ma non suonavo le mie cose e non stavo con la persona con cui volevo stare. Poi, quando abbiamo avuto un assaggio di cosa avrebbe potuto essere un duo ai concerti del Midnight Ramble con Levon, l’idea di poterci espandere era assolutamente allettante. Quindi, praticamente tutto ciò che abbiamo fatto musicalmente da quando ho lasciato la band di Dylan l’abbiamo fatto insieme: Levon, Phil and Friends, Jorma e Jack, Little Feat; abbiamo fatto tutto come un’unità, un duo, ed è fantastico. È gratificante su molti livelli. Per come la vedo io, quando Teresa e io siamo insieme e suoniamo le nostre cose per le persone che vengono ad ascoltarci, in sostanza ho quasi tutto quello che ho sempre desiderato dalla vita.
Durante gli anni ’70 e ’80, Campbell si esibiva regolarmente nella fiorente scena country di New York, in locali famosi come il leggendario Lone Star Cafe di Greenwich Village, City Limits, Rodeo Bar e O’Lunney’s. A partire dalla fine degli anni ’70, Campbell era anche membro del The Woodstock Mountains Revue, un gruppo folk che includeva Artie e Happy Traum, Pat Alger, Jim Rooney, Bill Keith, John Herald, Eric Andersen e John Sebastian. Nel 1982, Campbell si esibisce in orchestra per Alaska – The Musical, suonando il violino, la chitarra acustica ed elettrica, la pedal steel guitar e il banjo. Campbell ha anche suonato nell’orchestra per il musical Big River nel 1985 e per Rhythm Ranch nel 1989. Inoltre, ha suonato la pedal steel guitar, il banjo, il violino e la chitarra per The Will Rogers Follies, che ha esordito a Broadway il 1° maggio 1991.
Campbell è stato membro della band del Never Ending Tour di Bob Dylan dal 31 marzo 1997 fino al 21 novembre 2004. Grazie alla conoscenza del bassista di Dylan, Tony Garnier, Larry si è unito alla band sostituendo John Jackson alla chitarra e ha ampliato quel ruolo in qualità di poli-strumentista, suonando per Dylan la cetra, il violino, la pedal steel guitar, la lap steel guitar, il mandolino, il banjo e la slide guitar. Da quando Campbell è uscito dalla band di Dylan, ha continuato a fare apparizioni come ospite con vari artisti, tra cui Peter Wolf, Elvis Costello, Emmylou Harris, Rosanne Cash, Furthur e Phil and Friends. Ha anche prodotto album per molti artisti, incluso di recente Jorma Kaukonen. Campbell si è esibito regolarmente in tournée con Levon Helm, oltre a produrre i due album Dirt Farmer e Electric Dirt vincitori del Grammy, e come direttore musicale dei concerti del Levon’s Midnight Ramble.
A Campbell viene attribuito il ruolo di banjo, violino e pedal steel nell’album del 2009 Before the Frost… Until the Freeze dei The Black Crowes. Appare anche nell’album Whitey Morgan and the 78’s della band Outlaw Country, registrato nello studio di Levon Helm nel dicembre 2009 e nel gennaio 2010, e nell’album Last Bird Home di Chris Castle, anch’esso registrato nello studio di Levon nel 2011. Campbell ha suonato la chitarra, la pedal steel guitar, il banjo, la slide guitar, il mandolino e il violino nell’album del 2011 Little Dark Angel di Dan Bren, prodotto dal 10 volte vincitore del Grammy, Jay Newland.
Campbell ha anche una vastissima esperienza come musicista da studio: negli ultimi anni ha registrato, tra gli altri, oltre a Levon Helm, con Judy Collins, Lucy Kaplansky, Richard Shindell, Linda Thompson, Sheryl Crow, Chris Castle, Paul Simon, BB King, Willie Nelson, Eric Andersen, Buddy e Julie Miller, Kinky Friedman, Little Feat, Hot Tuna, Cyndi Lauper, kd lang, Anastasia Barzee, Rosanne Cash e Ayọ.
Il 18 settembre 2008, alla settima edizione dell’Americana Music Association Honors and Awards Show, Campbell è stato premiato con il Lifetime Achievement Instrumentalist Award (prima di lui Ry Cooder e dopo di lui Sam Bush).
QUOTES
“Passionate, eloquent, spilling over with regal harmonies…channeling Emmylou and Gram.” – Uncut (9/10 stars)
“The first couple of Americana…we’re in the presence of pros.” – Mojo
“Bittersweet and wounded and honest.” – TIME
“Rife with joyousness…[Larry and Teresa] put honesty and directness above all.” – Relix
“[Larry and Teresa] have created a unique sound inspired by the past, that is spirited, stirring and timeless.” – American Songwriter
“Americana’s Sonny and Cher.” – No Depression
“The true Americana isn’t a sound; it’s a feeling. Larry Campbell and Teresa Williams make you feel it with every song.” – PopMatters
“Undeniably human.” – Folk Alley
“Campbell and Williams have created an object lesson in authenticity.” – Glide
“…another potent blend of roots sounds….The set is also about the life-affirming power of love and devotion, whether it’s Campbell taking the lead on his majestic soul ballad “When I Stop Loving You” (written with Stax great William Bell) or Williams delivering an exquisite deep-country take on Carl Perkins’ “Turn Around.” – Philadelphia Inquirer
“…Williams’ superhero ability to balance lip-trembling vulnerability with a backbone of steel…” – Chicago Tribune